2001 I CANTI PERDUTI DEGLI ANGELI

di Gianpietro Sõnõ Fazion

voce: Antonello Belli, Mirco Bovini Casciola
canto: Laura Pierantoni
danza: Jolena Ceschel
musica: Werther Crescentini, Paolo Damiani
elementi scenici: Starter
costumi: Edo Ceschel
regia di A. Belli
 

“Esiste un canto dolce e incessante, rivelatore di un’armonia profonda tra il cielo e la terra, capace di appagare quella ricerca di Dio che accomuna gli uomini di tutti i tempi e di tutte le religioni. E’ il canto degli angeli. Ma solo pochi hanno saputo riconoscere quelle magiche note e, nelle parole che ci hanno lasciato, hanno racchiuso il segreto di una saggezza antica che rivela all’uomo il vero significato della sua esistenza”.
Il Teatro del Dharma si è ispirato ad alcuni racconti del libro di Gianpietro Sõnõ Fazion, " I canti perduti degli angeli ", testo che riporta alla luce alcune perle ritrovate nei giacimenti sapienziali delle varie culture e religioni, spaziando da occidente a oriente, cercando di mostrare, senza negare le differenze, quel fondo comune di aspirazioni che unisce gli uomini di tutto il mondo.
I gesti, i suoni, le figure della danza attraversano le varie tradizioni: convivono insieme il girare dei Dervisci con le mudra buddhiste, le posture di Shiva con la preghiera cristiana, la recitazione dei mantra con i canti gregoriani, ritmi islamici e canti dell’India.

I canti perduti degli angeli
sono pubblicati da
Piemme Edizioni (2001)
nella foto: Werter Crescentini, Antonello Belli,
Laura Pierantoni, Jolena Ceshel, Paolo Damiani,
Mirco Bovini Casciola